lunedì 7 ottobre 2013

Mi guardo diventare nervosa e impaziente ogni qualvolta mi rendo conto di non essere riuscita a placare quel conflitto interiore che è sempre stato la mia croce, e la mi forza - sono un'imbarcazione, in balia dell'oceano in tempesta. E sebbene stia lottando per raggiungere un porto sicuro, non ho casa sulla terraferma, la mia unica realtà resta il mare. Il suo, l'unico richiamo.
E voi, tutti voi, siete il mio oceano e dovunque vada sarete sempre sulla mia rotta. Chiunque siate, vi guarderò con nostalgia al riparo della baia, indossandovi come cicatrici di cui non smetterò mai di raccontare. Non conosco molti di voi e di alcuni scorderò il nome, ma siete la mia unica casa, sono completamente, perdutamente vostra. Siete la mia sicurezza, e la mia battaglia. E non vi perdonerò mai per questo, e non mi perdonerò la follia con cui vi amo.
Siete la causa e la cura del mio senso di inadeguatezza, della mia indecisione, della mia solitudine. Popolate i miei sogni più bui. 
Ma la verità è che non possiamo lasciarci.
Salperemo ancora, e starà calando il sole - bruceremo assieme alla luce del tramonto, e tutti resteranno ammaliati di fronte alla nostra impietosa bellezza.

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